Come funziona lo Jin Shin Do?

Le tecniche dello Jin Shin Do sono Vie per raggiungere tranquillità e consapevolezza che ci permettono poi di vedere e percepire il nostro mondo. Sono Vie per ricercare equilibrio e centratura, al fine di sperimentare la gioia dell'unità interiore ed esteriore, percorse tramite la pratica
dei flussi d'agopressione, della meditazione, delle tecniche di respirazione, dell'esercizio fisico e della dieta.
Spendiamo così tanto tempo della nostra vita ascoltando e guardando il nostro mondo interiore, lasciando che la nostra mentalità e le nostre emozioni filtrino la percezione del mondo che ci circonda, che non vediamo e sentiamo più nulla. Tramite i nostri pensieri e le nostre abitudini censuriamo noi stessi, permettendoci di assorbire solo alcune cose ed evitando di assorbirne altre. Più rigidi sono i nostri schemi e più spontaneità perdiamo. In genere reagiamo tramite abitudini piuttosto che attraverso la spontaneità. Ci manca qualche cosa, una parte del 'puzzle'; mentre filtriamo permettiamo alle nostre percezioni, sensazioni e pensieri (alla nostra coscienza ordinaria) di coprire la nostra coscienza originale e spirituale. Questi filtri non ci permettono di provare la piacevole consapevolezza di possedere uno Spirito libero.
Tutti noi, a questo punto, possiamo comunque decidere se filtrare qualche cosa, ma lo facciamo nella completa libertà.
Abbiamo a nostra disposizione un grande numero di filtri: preoccupazione, avarizia, paura. rabbia e tristezza, solo per nominarne alcuni.
Tali squilibri emozionali riflettono schemi mentali e fisici, e viceversa. Così, come uno squilibrio posturale e dei movimenti abitudinari influiscono su specifiche aree del corpo, altrettanto i vari squilibri emozionali saranno riflessi in tensioni muscolari e corazze localizzate in determinate aree.
Queste corazze tenderanno a mantenere e ricreare specifici squilibri emozionali oscurando la nostra capacità di vedere il Tao, filtrando ed escludende aspetti del momento presente, del qui ed ora.
Per poter eliminare i filtri autodistruttivi possiamo cominciare a lavorare partendo indifferentemente dal corpo o dalla mente. Lavorando a livello corporeo, sulla corazza, riequilibriamo la struttura fisica e l'energia.
Partendo invece da quello mentale, creiamo un rilassamento mentale, emozionale, spirituale e un riequilibrio. Secondo la filosofia tradizionale orientale non vi è separazione tra corpo e mente essi sono completamente correlati e quindi lavorando su un aspetto del nostro essere viene necessariamente influenzato anche l'altro. Al fine di ottenere un miglior risultato è sempre meglio comunque tenere in considerazione ambedue contemporaneamente. La combinazione tra agopressione ed altre pratiche terapeutiche, come avviene nello Jin Shin Do, è il metodo che, secondo la tradizione, può farci abbandonare vecchi schemi mentali autodistruttivi e raggiungere,e quindi mantenere, un nuovo equilibrio del corpo-mente. Il metodo olistico Jin Shin Do include:
Il Im Shin Do, e le altre tecniche d'agopressione, si basano sulla filosofia, sulla teoria e sulla pratica dell'agopressione tradizionale orientale. Queste arti si sono sviluppate e sono state utilizzate per secoli rendendosi particolarmente sofisticate ed evolute, mantenendosi allo stesso tempo molto semplici e facili da apprendere. Chiunque deve poter assorbire questa saggezza tradizionale ed utilizzarla, nonché svilupparla, secondo i propri bisogni del momento e secondo le proprie condizioni: seguire la propria Via quindi. Nell'arte tradizionale dello un Shin Do tutti possiamo trovare almeno un incoraggiamento alla Via e all'apertura ad altre Vie. Spesso è possibile, studiando queste arti, trovare anche di più: una Via che aprirà il proprio sentiero nella vita attraverso cui poi è possibile continuare il proprio sviluppo. Ciò è possibile solo assorbendo queste saggezze antiche e quindi farle proprie, portando questi principi e queste tecniche diret-tamente nella propria vita, oppure ricrearle tramite il loro utilizzo. Tale creatività deriva dallo Spirito. È la spontaneità che riflette il Tao.
Oggi, mentre viviamo l'insicurezza dei cam-biamenti della nostra era, domandandoci se in effetti è veramente attuabile la proposta non violenta della New Age, il pianeta ha una grande necessità di uomini e donne compassionevoli che pratichino la Via. Dobbiamo risvegliare la nostra interezza essenziale e l'unione tra noi ed il pianeta, e dobbiamo risvegliare la necessità di unire ambedue nello sviluppo. Abbiamo tanto da migliorare attorno a noi, a livello ecologico, ed altrettanto dentro di noi, a livello personale. Possiamo influire positiva-mente sul pianeta anche abbandonando le nostre rigidità ed i nostri blocchi personali, cen-randoci maggiormente a livello spirituale, riequilibrando i nostri flussi energetici ed infine aiutando le altre persone a ritrovare il proprio equilibrio e rilassamento. Se dovessimo realmente capire il concetto che la salute e la gioia significano armonia con la Natura, e con la nostra interiorità, allora le condizioni del pianeta
e delle persone necessariamente migliorerebbe. Non vi è separazione tra macrocosmo e microcosmo, nemmeno vi sono separazioni all’interno del microcosmo stesso. L'unità di tutte le cose dell'universo con l'uomo così come del corpo con la mente dell'uomo - è la premessa base per tutte le filosofie orientali e di tutte le tecniche tradizionali che mirano all'evoluzione del corpo-mente. Il pianeta è un tutt'uno con gli uomini che ci vivono, mentre gli uomini scelgono se agire in armonia o no tra loro, a seconda del loro stato e modo di essere interiore. Non esistono panacee, e nemmeno regole universali, per armonizzare il corpo e la mente, per meglio realizzare il nostro Spirito interiore ed imparare ad equilibrare la nostra interiorità.