Il primo carattere, Jin (o Jen, in cinese), è l'unico prerequisito
per lo studio dello Jin Shin Do. Jin significa compassione o benevolenza,
la chiave magica per aprire il vero potere del nostro Spirito interiore.
Senza la compassione per noi stessi la spirale del nostro sviluppo personale
viene costantemente impedita dall'ipercriticismo e dai suoi figli: il dubbio,
l'insicurezza e la negatività. Senza la compassione per gli altri
ogni lavoro sul corpo-mente si rivela semplicemente meccanico: un insieme
di tecniche che avranno solamente un effetto superficiale e non in grado
di raggiungere il nucleo spirituale dell'essere. La compassione è
la freccia scagliata dal nostro nucleo spirituale che porta il nostro Spirito
e quello altrui nel regno elevato e luminoso della libertà e della
gioia.
Che cosa genera la compassione? Da una parte il riflesso delle nostre
difficoltà e fragilità quali il vivere passioni come gioia,
tristezza, paura, rabbia, amore e dolore: ovvero la consapevolezza della
condizione umana. Dall'altra vedere che "coloro i quali sono sul punto
di un abisso si sentono come se avessero le mani nella presa di una tigre;
in quel momento le loro energie e cure non sono rivolte all'attenzione
della creazione". Quando la malattia ci affligge la nostra energia è
diretta verso l'interno per prendersi cura di noi stessi; non siamo più
in grado di diri-gerla esternamente verso la nostra famiglia, i nostri
amici e tutta la creazione. |