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Isabella Piombo: Arte, creatività e benessere: l'arteterapia 

Isabella Piombo  
Art-trainer e Gestalt-Counselor, formatasi in Psicoterapia Umanistico Integrata e orientata all'Espressione.  
Dal 1994 lavora come counselor individuale o di gruppo. 
Dal 1995 coordina le attività espressive e il corso di formazione in Psicodidattica dell'Espressione dell'A.S.P.I.C. (appr.dal Ministero della Pubblica Istruzione). 
ips@dns.axnet.it
Oggigiorno possiamo notare che, con l'aumento del tempo libero e della qualità della vita, per lo sviluppo culturale generalizzato e una diffusa presa di coscienza della soggettività psichica, si sta sempre più affermando l'azione terapeutica basata su una concezione positiva della salute. 
Nell'ambito dell'Arte-terapia ciò significa ricerca di benessere psichico, fisico e sociale, 

SE sei interessato al discorso leggi sotto (meglio off-line) l'intero articolo: ne vale la pena- 
 
 
 

COUNSELING ESPRESSIVO &ARTETERAPIA
Un modo coinvolgente e innovativo per prendersi cura di se stessi GRUPPI d'Incontro 
(quindicinali-durata 8 mesi - max 20 persone) 

1) ARTE & BENESSERE 
laboratori di pittura, espressione corporea, musica, poesia,teatro, per un percorso di autorealizzazione e di sviluppo personale psico-emotivo 

2) IL VIAGGIO DELL'EROE 
un invito alla ricerca e ad intraprendere il proprio viaggio eroico in un percorso evolutivo alla "scoperta di sé stessi" 

3) Cose di cuore  
Giochi psicoemotivi tra emozione e raguione su amore e intimità, afettività e amicizia per riconoscere, scoprire, sperimentare  e vivere più consapevolmente le dinamiche affettive e di intercomunicazione 
 ALTRE INFORMAZIONI.

 
Oggigiorno possiamo notare che, con l'aumento del tempo libero e della qualità della vita, per lo sviluppo culturale generalizzato e una diffusa presa di coscienza della soggettività psichica, si sta sempre più affermando l'azione terapeutica basata su una concezione positiva della salute. 
Nell'ambito dell'Arte-terapia ciò significa ricerca di benessere psichico, fisico e sociale, ottenuto con un percorso di counseling o di terapia che faccia appello alla creatività, alla capacità di comunicazione e allo sviluppo personale. 
Non un trattamento di malattia, dunque, ma un processo di trasformazione in un contesto di moderno umanesimo ove l'obiettivo è trasformare l'uomo per mezzo dell'arte. 

Cio' che conta e' la relazione 
L'arte terapeuta deve saper accogliere, legittimare, rispecchiare, amplificare i messaggi dell'altro con parole, disegni, proposte. Per farlo deve avere sensibilità estetica laddove estetica non indica ciò che è bello, gradevole allo sguardo, ma comunicativo, significativo. Tutto ciò non sarebbe esistito senza l'arte moderna, che ha introdotto un nuovo rapporto con l'immagine e ha rivalutato l'arte infantile; come nel linguaggio dei neonati "mmm" diventa "mamma", allo stesso modo lo scarabocchio del bambino acquista significato perché c'è qualcuno che chiede "cos'è?". 
Anche in una terapia c'è una relazione affettiva, qualcuno che chiede "cos'è?". 
Il terapista deve quindi avere un senso estetico diverso da quello classico, la lettura dell'opera è affidata alla relazione con il paziente, e l'uso dei materiali è più libero che tecnico. 

L'arte, perche' ? 
La grande arte, quella di artisti celebri di ogni campo e corrente (pittura, scultura,ma anche fotografia, video, pubblicità, ecc) è sicuramente portatrice di messaggi, di significati che precorrono i tempi, riesce a far condividere emozioni fertili ad un pubblico sensibile e ricettivo; lo stesso fenomeno si riproduce in ognuno di noi, anche se artisti con la A maiuscola non siamo, nel momento in cui mettiamo in comunicazione il nostro mondo interiore con il mondo esterno. 
Spesso non ce ne rendiamo conto oppure svalutiamo tale momento eppure è un "quid" in qualche modo magico, un istante prezioso in cui la nostra creatività dà vita ad un qualche cosa che parla per noi in un modo unico e solo nostro; si espone per essere condivisa, per comunicare una nostra intuizione, un colpo d'ala nell'affrontare un problema di lavoro, una maniera speciale di fare, dire, o percepire la realtà. Su cosa sia Arte si è detto e scritto e discusso molto ma ciò che interessa rispetto alle arti-terapie è un aspetto specifico di questo vastissimo argomento e cioè il momento o fenomeno creativo e le dinamiche che si pongono in atto quando il mondo emotivo, ma anche cognitivo, interno di ciascuno di noi trabocca, lievita, scorre con energia e talora con sofferenza, per farsi manifesto e tangibile al mondo esterno, all'altro da noi, all'ambiente. 

Arte, creatività' e benessere 
L'Arte-terapia va ad utilizzare le potenzialità, che ognuno possiede, di elaborare artisticamente il proprio vissuto e di trasmetterlo creativamente ad altri: ove educare sta per e-ducere, ovvero portare fuori e nella pratica riabilitativa portare fuori dal buio verso una maggiore conoscenza. 
Come dunque le artiterapie inducono gradualmente modificazioni positive e benessere? 
Anzitutto definiamo allora cosa sia in questo contesto il benessere o, meglio, il BEN-essere, ove essere significa stare, esistere e quindi stare bene, esistere bene, contrapposto a MAL-essere esistere male, faticosamente, con insoddisfazione. 
Ognuno ha periodi di malessere, fisico ed emotivo, una parte di questo malessere può dipendere da circostanze sfavorevoli, obiettivamente difficili come disoccupazione, malattia, e noi come singoli di fronte ad avvenimenti così pesanti e invasivi ci possiamo sentire impotenti e scoraggiati; sussiste però una parte di ogni situazione per quanto avversa in cui possiamo intervenire ed è il modo NOSTRO di recepire, assorbire, rielaborare e reagire alle cicostanze che la vita ci impone e la differenza è molta! E' la qualità stessa della nostra vita che andiamo a scegliere. 
La differenza che c'è fra benessere e malessere, ovviamente, sarebbe semplicistico e riduttivo dire che dipende solo da noi e dal nostro modo di porci ma è comunque in questo spazio che si può lavorare con l'arte: non eliminando i problemi poiché gli arteterapeuti non sono onnipotenti né dotati di poteri occulti ma andando invece più concretamente facilitare nelle persone l'emergere della loro creatività, suggerendo tecniche che potenzino i loro aspetti caratteriali positivi e offrendo un contenitore emotivo e degli strumenti ove trovino spazio le emozioni che danno tensione, disagio, passività o disorientamento. 
Lavorando sulle parti positive si attuano evoluzioni e cambiamenti più facilmente e più stabilmente che andando a rimuovere le parti ritenute, a torto o a ragione, insoddisfacenti e oscure. è preferibile intervenire potenziando le qualità piuttosto che reprimendo i difetti poiché la persona ha in sé una capacità autorigenerativa enorme che molto spesso è sufficente solo stimolare; tutte le tecniche legate alle arti-terapie hanno questa funzione, come anche quella di porre in migliore comunicazione soma e psiche, corpo e mente. Offrendo al paziente strumenti di espressione e/o di realizzazione plastica il counsellor o il terapeuta facilitano in lui l'emergere delle emozioni, desideri, aggressività, paure così da finalizzarle ad una evoluzione più fattiva per l'utente stesso. 

I due "cervelli" 
Un creativo, un artista come J. W. Goethe ha scritto: "dentro di noi vivono due spiriti" e questa sua convinzione è stata probabilmente dettata dalla sensibile percezione dell'artista ma anche i neurofisiologi hanno proposto una lettura analoga con l'ipotesi del doppio cervello ove l'emisfero destro e quello sinistro hanno differenti funzioni e linguaggi così che pressocché contemporaneamente si possono produrre due differenti processi di pensiero. 
Non va dimenticato inoltre che nella civiltà occidentale, la nostra, è, quantomeno dall'Illuminismo, privilegiato l'aspetto cognitivo e le qualità e scienze legate alla ragione (emisfero dominante o maggiore o sinistro: linguaggio digitale) ma questo ci impoverisce lasciando inattive tutte le nostre risorse legate all'emisfero destro del cervello (quello cioé che regola le attività più arcaiche , quelle che per prime hanno guidato i nostri passi, nonchè quelli della specie umana, nel mondo. 
Non vogliamo però contrapporre questi due linguaggi o stabilire una priorità bensì integrarli! 
Il linguaggio analogico che deriva dall'attività dell'emisfero destro (non verbale: linguaggio analogico), sovrindende alla fantasia, alla creatività, all'intuizione, alla percezione visiva, olfattiva, alla comunicazione e ai segnali corporei: tutta questa ricchezza, un vero patrimonio presente in ognuno di noi quasi non è utilizzato da una larga maggioranza di persone o lo è solo inconsciamente; riappropriarsene consapevolizzandolo può essere un valido sostegno nelle prove quotidiane che la vita ci pone. 
Tutte queste nostre capacità poco esplorate vengono infatti comunemente utilizzate nell'arte-terapia: così attraverso un disegno contatteremo meglio la nostra voglia di emergere, oppure con la creta faciliteremo a noi stessi una regressione e una graduale riappropriazione della tenerezza, mentre con l'ausilio della musica è possibile accedere più facilmente a sentimenti ed emozioni rimosse, la danzaterapia ci può far comunicare col corpo al di là delle barriere del linguaggio e delle convenzioni e ancora con la poesia riusciremo a integrare cuore e ragione sperimentando inoltre lo stare in un gruppo con sostegno emotivo reciproco, calore e partecipazione pur conservando ognuno la propria preziosa individualità e andando ad arricchire il patrimonio comune del gruppo stesso con le nostre parti più belle liberamente espresse. Benessere è essere se stessi, star bene nella propria pelle e questo si può imparare ad ogni età; l'arte - terapia viene anche utilizzata per handicap gravi e per psicopatologie strutturando un lavoro di equipe ove trovino spazio e si coordino rafforzandosi a vicenda le varie competenze e professionalità: lo psichiatra e/o lo psicologo ma anche l'arte-terapeuta e l'infermiere o il psicomotricista. 

Le aree d'intervento 
Gli ambiti di applicazione dell'arte-terapia sono essenzialmente tre: educativo, riabilitativo e terapeutico anche se i confini dell'uno spesso sfumano e si sovrappongono a quelli dell'altro. In comune hanno sicuramente le tecniche che però vanno attentamente programmate e modulate rispetto ai bisogni/possibilità dell'utenza e agli obiettivi che l'operatore o l'equipe medica ritiene costruttivo perseguire. 
L'Arte-terapia si è sviluppata, circa quaranta anni or sono, dapprima proprio come strumento di sostegno nelle cure psichiatriche infatti psichiatri e/o psicologi osservarono che la persona introversa, che ha difficoltà a comunicare e con la quale è difficile parlare, spesso riesciva ad esprimersi meglio con il corpo o con i gesti, magari modellando la creta o ballando o raffigurando nei disegni le proprie angosce; da allora gradualmente si sono strutturate modalità di intervento terapeutico a diversi livelli. Attualmente trova applicazione in ambito psichiatrico per casi di patologie conclamate (schizofrenia, autismo, ecc.) 
Le tecniche non sono mai per se stesse garanzia di guarigione poichè è innanzitutto la relazione affettiva che si instaura tra utente e terapeuta che conta ma, se l'operatore nella relazione di aiuto è competente e sensibile, l'arte può essere ulteriore e significativo strumento per entrare in quella particolare dimensione comunicativa della persona dove lo spazio e il tempo sono dilatati e individuali. 
L'arteterapia non si rivolge però solo a chi ha gravi problemi psichici anzi per i bambini, in particolare per quelli portatori di handicap fisici ma senza vere e proprie patologie psichiche, può rivelarsi un'esperienza straordinaria perchè diventa parte di un loro gioco; nessuno li giudica, o li sgrida se il loro prodotto non è artisticamente valido e così con gli adulti, lo scopo dell'operatore o counsellor di arte-terapia non è tanto quello di insegnare a disegnare o a ballare in modo gradevole ma di aiutare l'individuo ad esprimersi e a provare gioia con il proprio corpo, la propria voce, con i segni che riesce a tracciare sul foglio e anche gli adulti, stando in gruppo, riscoprono il piacere e l'allegria del gioco (area rieducativa: che comprende non vedenti, anziani, tossicodidendenti ecc). con la guida di un esperto è possibile scaricare stress e tensioni anche con uno scarabocchio, ballando o assumendo determinate posizioni cessa quel senso di torpore e si comprende non di avere ma di essere un corpo. 
Sicuramente una espressione artistica permette di cogliere più a fondo la realtà, di osservare meglio, di trasmettere emozioni senza bisogno di parole e quindi disegno, pittura, scultura, musica, danza, teatro ma anche poesia, video, cinema, fotografia. Dovremmo dunque dire terapia per mezzo dell'arte più che arte-terapia. 
Sono tante le situazioni "normali" (area educativa) in cui le persone avvertono il bisogno di ristabilire l'equilibrio con se stessi e con l'ambiente: donne assalite dalla malinconia dopo il parto o durante la menopausa quando non riconoscono più il loro corpo che cambia, uomini che con l'inizio della pensione si sentono disorientati e inutili, bambini o ragazzi oppressi da un senso di inadeguatezza perchè i risultati scolastici non sono brillanti. In tutti questi casi può essere utile liberare le proprie energie creative attraverso l'arteterapia attraverso l'utilizzazione del disegno, della musica, del teatro, della danza, della poesia per migliorare il proprio piacere, lo star bene nella propria pelle, ottenendo gradualmente un maggior benessere psicofisico. 

Un laboratorio d'arte-terapia 
Lo studio di un arte terapeuta è un ambiente molto diverso dagli altri studi di psicoterapia. La stanza sarà luminosa, ricca di stimoli, e sembrerà già di per sé un quadro: fogli di carta di ogni tipo e dimensione, matite e pennarelli colorati, pani di creta, plastilina, stoffe, gomitoli di lana e poi forbici, scotch, colla, matite oppure avrà un caldo pavimento in legno, strani strumenti musicali, qualche telo colorato, quasi vuota per poter danzare o raccogliersi e rilassarsi ascoltando musica. Lo studio di arte terapia è quindi un luogo che privilegia la creatività, un ritorno al gioco e all'infanzia. C'è qualcosa che però rende la stanza diversa da altri luoghi come i laboratori espressivi o gli atelier delle scuole a formazione artistica ed è la sua funzione, l'uso che ne viene fatto. 
Non è solo un posto ove giocare, esprimersi, sperimentare, ma è un setting terapeutico ossia uno spazio e un tempo definito in cui tutto ciò che avviene riceve un ordine, ha un significato e viene utilizzato per facilitare l' autoconsapevolezza, lo sviluppo emotivo, e/o per curare. 
Nell'arte terapia i clienti fanno, toccano, guardano, e questo è molto importante. Inoltre creano una storia che rimane, con la quale confrontarsi; un'immagine infatti non ha sempre lo stesso significato nel tempo nemmeno per chi la fa. 

"Ciò che conta, per l'arte-terapeuta, è capire se è possibile decifrare il significato del simbolo che appare nei quadri e nelle sculture dei pazienti. Non è invece necessario discuterlo con loro. Bisogna anzi comprendere l'importanza delle difese e rispetterle." (Wilson) L'arte terapia si propone infatti di lavorare sull'unità della persona in senso olistico integrandone le parti e proprio per questo motivo gli arte-terapeuti devono loro per primi saper mettere in comunicazione parole e immagini cosicché il cliente alla fine della terapia sarà stato aiutato a vedere le cose belle che ha prodotto come qualcosa di profondamente suo, di interiore, che è dunque uscito da lui e con cui può aprire la propria "finestra sul mondo". 

Un progetto esistenziale in "progress" 
I momenti sereni si alternano, nel percorso esistenziale di ognuno, a quelli più difficili o impegnativi poichè il nostro ciclo vitale è in continuo divenire ma se riteniamo auspicabile vivere un'e- sistenza non statica ma in "progress", potremmo realizzarla solo se investiamo in noi stessi prima che in un lavoro, in un partner o in chicchessia. Ciò significa credere nelle nostre proprie capacità di evoluzione, di cambiamento, di crescita spirituale e una proposta in tal senso viene appunto dalle arti-terapie e dal counseling orientataall'espressione. In quest'ottica si propone il lavoro dei gruppi e dei laboratori artistici: un'attività apparentemente ludica e "sorridente" ma che, mano nella mano, accompagna la persona alla scoperta di se stesso e questo è ancora il più avventuroso e affascinante dei viaggi!

 
 
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Nell'ambito delle attività connesse al Corso di Formazione annuale in ARTEterapia, terremo a Roma un incontro di presentazione aperto a tutti; l'incontro avverrà   venerdl 6 febbraio 
98   alle ore 20.00 presso la nostra sede di via. V. Carpaccio  n. 32 / 00147 int.1 Scala d, I° piano, Roma. 

il corso di formazione si attuer` con la direzione scientifica di 
Edoardo Giusti e si avvarr` della collaborazione di psicologi e 
counselor dell9A.S.P.I.C.; il corso, che partir` operativamente a 
febbraio 1998 proseguendo sino a dicembre 98, h rivolto agli operatori 
socio-sanitari, insegnanti, studenti di medicina e psicologia, ai 
neolaureati psicologi e agli artisti e a tutti coloro che ritengono 
utile questa esperienza per un eventuale successivo utilizzo nel loro 
ambito professionale  oltre che per arricchimento personale. 
Il Corso attualmente ha la durata di un anno e si articola in 10 
incontri (1 domenica al mese, luglio e agosto esclusi). Il training 
prevede una formazione propedeutica essenziale teorica (25%) e di 
addestramento tecnico mediante varie esperienze terapeutiche pratiche 
(75)%; il contesto teorico di riferimento della formazione proposta h 
quello della Psicologia Umanistica e della Psicoterapia Integrata. 

Attestato: al termine della formazione verr` rilasciato l9attestato di 
partecipazione al Corso, per 80 ore, di Psicodidattica dell9espressione 
e Art Counseling. E9 allo studio un ulteriore sviluppo conforme agli 
orientamenti emersi dal confronto con le normative della Comunit` 
europea. 

L'incontro è aperto e gratuito per tutti coloro che sono interessati al 
tema. Vi siamo grati se confermerete telefonicamente di aver ricevuto 
questa comunicazione e se intendete intervenire cosl da permetterci una 
funzionale organizzazione dell9incontro stesso. Come docente e 
coordinatrice del corso di formazione in arte terapia sono a Vostra 
disposizione per eventuali chiarimenti tel. 0368/7190168, Isabella 
Piombo, ma potrete anche chiamare la segreteria della scuola per 
l9iscrizione e/o ogni informazione: Tel. segreteria e fax 06/5413513 - 
5926770. 
Speriamo che sarà per Voi motivazione per una ulteriore esperienza 
professionale e per noi un'occasione per rivederVi o per conoscerVi!  Un 
cordiale arrivederci.