Lo Shiatsu nacque in Giappone circa settant'anni fa sulle basi delle millenarie tecniche cinesi di micromassaggio. Attualmente sono oltre ventimila gli specialisti abilitati dallo stato giapponese.
Il termine Shiatsu lo si definisce alla lettera come "un sistema tradizionale di esercitare una pres-sione con le dita, i pollici e le palme su ciascuno dei 657 punti d'Agopuntura". Esso si presenta come una variante molto spesso complementare ad una terapia già affermata anche da noi, che è quella dell'Agopuntura.
L'Agopuntura consiste nell'applicazione di aghi in punti chiave del corpo (Tsubo), mentre l'arte dello Shiatsu, prendendo in considerazione gli stessi punti del corpo, invece di inserire degli aghi esercita sistematicamente una pressione con le dita e le palme delle mani, i pugni, i gomiti o le gi-nocchia a seconda delle necessità.
Lo Shiatsu si rivela utile in casi come: insonnia, nervosismo, ansia, depressione, dolori, emicrania, reumatismi, stitichezza, disturbi digestivi, disturbi viscerali, scarsa energia e vitalità, problemi della sfera sessuale, problemi della menopausa, e questo solo per citarne alcuni.
Il termine "Shiatsu" deriva del giapponese "shi" (dita) e "atzu" (pressione), e spesso viene chia-mato anche "agopressione", "micromassaggio" o "digito pressione".
Il modo migliore di presentare quest'arte curativa, capace di migliorare h qualità della vita, è di in-dagare brevemente sulle origini che trovano spazio nell'antica filosofia cinese e nel concetto di Unicità Taoista.
Unicità significa che la vita dell'Universo e la vita di un individuo sono essenzialmente un tutt'uno e sono composte dagli stessi elementi. Secondo gli antichi filosofi orientali ogni tipo di vita, ogni cosa presente nell'Universo, perfino l'Universo stesso, seguono il medesimo ciclo vitale e quindi sono soggetti alle stesse Leggi.
Yin e Yang sono due forze opposte presenti nell'Universo che devono essere mantenute in equili-brio se si vuole raggiungere 1' Unicità.
Yin e Yang sono i due aspetti opposti di una stessa realtà; oppure descrivono la relazione tra due oggetti messi a confronto: la luna è considerata Yin rapportata al sole che è Yang, la notte è Yin rapportata al giorno che è Yang. L'acqua è Yin, il fuoco è Yang. Nel concetto di Yin e Yang non ci sono assoluti e si pensa che benché opposte, queste forze siano anche in armonia.
Poiché né Yin né Yang rappresentano un assoluto,
ciascuno contiene l'altro e tutto è fatto sia di Yin che di Yang.
Si pensa che le forze Yin e Yang non siano statiche, ma bensì
dinamiche, in continuo cambiamento; un eccesso di Yin diventa Yang, mentre
troppo Yang diventa Yin.
Quando l'acqua (Yin) è gelata (Yin), diventa ghiaccio (Yang).
Sin dall'inizio la medicina orientale è stata in stretto rapporto con la filosofia Taoista e con l'idea delle forze Yin e Yang dell'ambiente e dell'uomo. Si pensava che la salute venisse meno quando si spezzava l'equilibrio tra le due forze Yin e Yang. La cura era preventiva e consisteva nel mantenere il corpo in equilibrio armonico. Se però tale armonia andava perduta, bisognava ristabilirla.
Questo atteggiamento preventivo è arrivato attraverso gli anni allo Shiatsu, che è infatti prima di tutto un metodo per conservare la salute e mantenere il proprio corpo - mente in armonia.
Gli antichi guaritori e filosofi cinesi facevano studi approfonditi sulle malattie umane. Da questi studi emerse un sistema molto diverso da quello che migliaia di anni dopo, la moderna medicina occidentale avrebbe sviluppato.
L'approccio orientale è empirico: le cure si basano sull'esperienza, l'osservazione e il confrontarsi continuo con la natura e le sue leggi. I saggi cinesi osservarono che certi disturbi colpivano deter-minati punti della superficie del corpo i quali cambiavano le loro caratteristiche, diventavano caldi, freddi, intorpiditi, rigidi, dolorosi, unti, secchi, scoloriti o macchiati. Ne localizzarono principal-mente 657 e notarono che alcuni di essi sembravano essere in rapporto con altri.
Delineando una specie di carta topografica medica, tracciarono le linee di collegamento tra questi punti in superficie ed altre parti del corpo più profonde, come ad esempio gli organi interni; stabilirono che esistono dodici percorsi o Canali Energetici (detti anche Meridiani) che uniscono i punti di ciascuna metà del corpo. Oltre a questi Canali bilaterali, tracciarono anche due Canali che sezionano verticalmente il corpo. Uno noto come Vaso Concezione (Ren Mo), che ha inizio dalla base del tronco e sale fino al centro dell'addome poi al centro del petto e finisce nel l'unto in mezzo alla mascella inferiore. Il secondo, Vaso Governatore (Du Mo), parte dalla base del coccige sale lungo la spina dorsale, fino al centro del cranio per finire al centro delle gengive superiori.
Vaso Concezione, così detto perché gli organi sessuali sono posti lungo la sua linea e ne controlla le funzioni, agisce essenzialmente sull'energia di tipo Yin.
Vaso Governatore prende invece nome dall'enorme importanza della spina dorsale, la quale copre il ruolo di pilastro del corpo umano ed agisce essenzialmente sull'energia di tipo Yang. Questi due Canali bisecanti controllano l'energia che scorre continuamente attraverso i dodici Canali del corpo. In stretta connessione i dodici Canali corporei (o vie) formano il sistema d'energia che mantiene sano il nostro corpo - mente.
L'esattezza di queste affermazioni ha trovato una valida conferma: le funzioni dei Canali corrispondono in molti casi a quelli dei vari reticoli che, scoperti molti anni dopo dalla medicina occidentale, hanno preso il nome di: sistema circolatorio, sistema nervoso, sistema endocrino, riproduttivo, ecc.
Gli antichi saggi ci insegnano che i Canali sono delle vie attraverso le quali l'Energia dell'Universo circola, mettendo in relazione i vari organi interni del corpo umano, mantenendo in armonia l'uomo con l'Universo. La malattia o il dolore insorgono quando la circolazione dell'energia si blocca, di-sturbando così l'equilibrio del corpo. Per ristabilire quest'ultimo si inseriscono degli aghi sottilis-simi in corrispondenza di punti importanti lungo il percorso di questi Canali. Gli antichi ci insegna-no anche che una cura periodica preventiva aiuta la conservazione del buon stato di salute fisico e mentale. Nacque così la scienza dell'Agopuntura.
Col passare degli anni l'Agopuntura è diventata una disciplina medica molto raffinata, sempre basa-ta sul medesimo antico concetto: il mantenimento dell'equilibrio fra tutte le zone del corpo, fra le parti profonde e quelle superficiali, fra corpo, mente ed emozioni, fra corpo stesso ed ambiente che lo circonda.
L'Agopuntura cinese venne introdotta in Giappone circa 1300 anni fa. In quel periodo veniva praticata lo 'An Mo" (da "An", premere e "Mo" strofinare), conosciuta anche come Anma, la quale comprendeva addirittura cinquanta tecniche di stimolazione dei punti doloranti del corpo.
Successivamente si era scoperto che la pressione diretta del pollice e delle dita sugli stessi punti energetici considerati dell'Agopuntura avrebbe sortito lo stesso effetto. Questi punti sono in realtà delle "dighe" che, se stimolate con una corretta pressione diretta, rimettono in moto l'energia. Tale innovazione costituì, in pratica, l'inizio dello Shiatsu così come lo conosciamo noi, benché solo duecento anni dopo, nel 1920, la parola Shiatsu entrò a far parte della vita giapponese.
Benché lo Shiatsu sia strettamente collegato con l'Agopuntura e produca gli stessi effetti sul corpo, molti sono favorevoli allo Shìatsu come disciplina individuale per la sua semplicità di apprendi-mento e di applicazione dei suoi principi rudimentali.
Per poter praticare uno Shiatsu qualitativamente superiore bisogna invece comprendere completamente l'organismo del paziente, capirne le sue leggi, i legami con ciò che lo circonda, in breve il suo stato energetico. Sono necessari anni di studi e di pratica.
Ad evitare possibili inconvenienti, si suggerisce allo studente ed al principiante di attenersi alle se-guenti avvertenze cautelative:
1) Non cercare di trattare i casi di malattie contagiose: osteomielite, influenza, idrofobia, ittero, diarrea contagiosa, pertosse, morbillo, febbre gialla, malaria, febbre fluviale giapponese, febbre tropicale, ecc..
2) Non applicare lo Shiatsu a soggetti con malattie interne del cuore, del fegato, dei reni o del pol-mone.
3) Non eseguire il trattamento a pazienti che possono andar soggetti ad emorragie interne per sti-moli esterni: casi di porpora emorragica, emofilia, ulcera gastrica o duodenale, aneurismi.
4) Non trattare malati con cancro allo stomaco, all'intestino, all'utero, oppure con sarcomi.
5) Non trattare pazienti con fratture ossee recenti o con volvoli intestinali.
6) Ricordare che le malattie gravi, anche se rispondono al trattamento
Shiatsu, possono essere trat-tate soltanto da uno specialista esperto.
NOTE RELATIVE ALLA PRATICA
1) Prima di esercitare ogni tipo di contatto con Uke è necessario raggiungere una profonda calma e tranquillità interiore. Viceversa ci si asterrà dalla pratica.
2) Uke deve essere a suo agio, non sentire freddo, non essere disturbato da rumori improvvisi. Eventualmente utilizzare un sottofondo musicale adatto.
3) Iniziare sempre con un contatto leggero, evitare di aggredire Uke con pressioni troppo forti.
4) La pressione si applica senza creare dolore o irrigidimento di Uke.
5) La pressione deve essere sempre apportata perpendicolarmente.
6) La pressione si apporta gradualmente, sia in entrata che in uscita
dal punto.
Lo studio dello Shiatsu è occasione di comprensione del tutto,
delle leggi che ci regolano e ci circondano. Si cerchi di ricordare pertanto
di applicare sempre la massima attenzione durante la pratica. In questo
modo lo Shiatsu non si rivelerà semplicemente una “tecnica", ma
diverrà una vera e propria via, o sistema di vita e di pensiero.